News

19 Settembre 2016

Viveracqua: oltre 800 milioni di euro investiti in un progetto pubblico vincente per il Veneto

Marghera (Ve), 19.09.16 – Si è tenuta oggi al Parco Scientifico Tecnologico Vega di Marghera la presentazione dei risultati ottenuti dai progetti e dai piani di investimento e intervento dei soci di Viveracqua scarl, il Consorzio che unisce dal 2011 la quasi totalità dei gestori del servizio idrico integrato in Veneto.

Partito con due soli soci nel giugno 2011, il Consorzio raggruppa ora 14 realtà pubbliche in house che rappresentano 530 Comuni di tutte le province venete, con un fatturato complessivo 2015 pari a 680 mln di euro e che servono un’utenza superiore ai 4,2 milioni di abitanti.

Sorto per creare una stabile collaborazione e dare risposte congiunte ai bisogni comuni delle singole consorziate, in primis come centrale continuativa di committenza, Viveracqua è presto evoluto in strumento adeguato a efficientare i costi di gestione del servizio, a potenziare la produttività del personale, a sviluppare progetti di ricerca e innovazione e in particolar modo a ricercare strumenti di finanziamento innovativi, che permettessero di intervenire sulle opere legate al ciclo dell’acqua in Veneto: acquedotti, fognature e depuratori.

 Viveracqua è ora un sistema di rete tra aziende pubbliche che funziona, capace di creare economie di scopo e di scala del valore di diversi milioni di euro, efficace propulsore anche nel rilancio e nella ripresa socio-economica del Veneto.

Nel biennio 2014-2015 il Consorzio ha infatti totalizzato 296 mln euro di investimenti che hanno permesso la realizzazione e il completamento di opere in 410 cantieri, la costruzione e l’adeguamento di 260 km di rete d’acquedotto e la posa in opera di 270 km di fognature, consentendo un aumento di capacità depurativa che ha coinvolto 530.000 abitanti nel territorio regionale.

Il Consorzio Viveracqua è risultato un “modello” virtuosoa livello nazionale e non solo, aggiudicandosi proprio in questi giorni, in partnership con altri 6 operatori di 4 Paesi europei e unico progetto approvato in Europa, un finanziamento (HORIZON 2020) di complessivi 4 milioni di euro per individuare un innovativo sistema di “contatore intelligente” per l’utenza.

La capacità di intercettare gli investimenti europei è sicuramente un punto di forza del Consorzio e dei suoi soci che per i piani di intervento e modernizzazione della rete del servizio idrico integrato in Veneto si sono aggiudicati dal 2014 ad oggi circa 252 mln di euro di finanziamento dalla Banca Europea degli Investimenti, pari al 30% dei quasi 903 mln euro siglati dalla BEI in operazioni di finanziamento ai gestori del servizio idrico nazionale.

La capacità di generare ricadute occupazionali dirette e indirette e per l’indotto permette di classificare l’esperienza del Consorzio Viveracqua sicuramente come “vincente” per l’economia reale veneta. Fino al 30% degli investimenti effettuati è stato assorbito dai costi di manodopera diretta, compresa la remunerazione dei professionisti impiegati nelle fasi di progettazione e collaudo, a cui si aggiunge quella indiretta utilizzata nelle forniture di materiali e tecnologie per la costruzione e l’entrata in esercizio delle opere. Viveracqua ha favorito così l’impiego di 4960 occupati (1413 diretti e 3547 fra indiretti e indotto) con una ricaduta significativa sul PIL regionale. Le aziende coinvolte e attivate in questo percorso hanno beneficiato di commesse per un importo medio di oltre 93 mila euro e sono state più di 800, delle quali l’85% sono imprese venete.

“Se l’acqua è il bene pubblico per eccellenza – ha affermato l’assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan – siamo stati in grado di creare e mantenere in Veneto un progetto pubblico degnamente all’altezza. Esiste infatti un Veneto che fa sistema ed è questa volta il settore pubblico, o affine alla pubblica amministrazione, un caso di cui nessuno parla, abituati come siamo a portare a esempio la nostra imprenditoria e i suoi successi. È una vera e propria rete fatta di eccellenze come Viveracqua, ma anche come la finanziaria regionale Veneto Sviluppo e il Fondo pensione Solidarietà Veneto, ognuno con le sue peculiarità di intervento e capacità di creare un indotto positivo nell’economia dei veneti, efficientando i servizi alle persone, rigenerando il sistema imprenditoriale post crisi oppure creando solide aspettative per il futuro pensionistico dei lavoratori. È un modello di cui siamo fieri e che per molti aspetti ci vede antesignani in Italia e che è maggiormente riconosciuto e imitato all’estero che da noi”.

I progetti di sviluppo del Consorzio non si fermano qui. “Abbiamo in programma altri 516 milioni di investimenti per il triennio 2016/2018 – ha commentato Fabio Trolese presidente del Consorzio Viveracqua – e stiamo aprendo altri 1200 cantieri,portando così il totale degli impieghi in Veneto a oltre 800 milioni in cinque anni. Ci aspettiamo di incrementare ancora le committenze pluriennali a favore dell’imprenditoria e dei lavoratori del territorio, producendo contemporaneamente, attraverso il livello tecnologico delle opere che abbiamo concluso e che stiamo progettando, un grande beneficio ambientale ed economico per il Veneto”.


Categoria: QUI VIVERACQUA
Skip to content