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14 Settembre 2020

Recovery fund, le priorità dei gestori idrici veneti

Le ha illustrate, nel corso dell’audizione alla Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, Monica Manto, presidente di Viveracqua

​Difesa della qualità delle acque dagli inquinanti emergenti, economia circolare, eventi straordinari come le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina: sono questi gli ambiti strategici individuati dai gestori idrici di Viveracqua come prioritari per gli investimenti nei prossimi anni. A illustrare le linee di intervento e le priorità delle aziende idriche pubbliche venete, anche in vista dell’utilizzo delle risorse del Recovery Fund, è intervenuta venerdì 11 settembre Monica Manto, presidente del consorzio Viveracqua, audita in videoconferenza dalla Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati.

Da considerarsi prioritari e strategici sono, per Viveracqua, quei progetti di investimento, nel territorio servito del Veneto, che maggiormente potrebbero contribuire a realizzare una gestione efficiente nell’uso delle risorse ambientali e a una ripresa economica duratura e sostenibile, in transizione verso un’economia circolare.

Un primo fronte è quello relativo alla presenza di contaminanti emergenti e naturali nell’acqua destinata all’uso umano: i gestori veneti hanno già avviato i cantieri per la risoluzione della problematica legata all’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nella falda acquifera di Almisano, da cui viene prelevata l’acqua che approvvigiona oltre 100.000 cittadini, opere che rientrano nel Programma degli Interventi del Commissario Delegato all’emergenza PFAS (nella foto). Per ampliare le opere volte a garantire la distribuzione della risorsa non contaminata a un territorio più vasto, le società hanno previsto di reali​​zzare altri investimenti per 140 milioni di euro, da completare in circa 5 anni.

Ulteriori problematiche in Veneto riguardano inquinanti emergenti come il composto cC6O4, rilevato nel 2019 nel fiume Po in concentrazione significativa, con investimenti per 45 milioni di euro, da completare in circa 5 anni, previsti per sostituire le fonti di approvvigionamento da fiume e potenziare i potabilizzatori; la presenza di pesticidi ed erbicidi chimici nelle acque di falda, con opere per 30 milioni di euro, da completare in circa 5 anni, previste per sostituire le fonti di approvvigionamento compromesse; la presenza di inquinanti di origine naturale (come lo ione arsenico), con investimenti programmati per 50 milioni di euro in 5 anni, per realizzare nuovi punti di approvvigionamento di rilievo strategico.

Altro ambito che vedrà un significativo impegno da parte dei gestori veneti è quello per la realizzazione dei nuovi sistemi di gestione della filiera fanghi: si prevedono investimenti per oltre 135 milioni di euro, da completare in circa 4 anni. Il tema del trattamento e dello smaltimento dei fanghi di depurazione è infatti cruciale nell’ottica dello sviluppo di un’economia circolare e dell’attenzione al risparmio energetico. Una nuova e attenta gestione dei fanghi di depurazione può comportare infatti significativi vantaggi dal punto di vista ambientale.

Tra le priorità individuate da Viveracqua anche gli interventi in vista delle Olimpiadi invernali Milano – Cortina 2026: fondamentale sarà infatti assicurare che l’immagine di Cortina e dell’Italia che si avrà in quell’occasione sia di un territorio, patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO, in cui tutte le caratteristiche ambientali sono preservate e i servizi essenziali garantiti, a tutela sia delle popolazioni interessate che in un’ottica di assoluta sostenibilità ambientale. Per il rinnovo dell’attuale sistema di fornitura di acqua potabile, l’implementazione di un innovativo sistema di controllo e gestione per la prevenzione e la risposta tempestiva alle emergenze, oltre al riordino e l’ampliamento dell’attuale sistema fognario e depurativo, è in cantiere un piano di opere da 41 milioni di euro, da completare entro il 2026.

Sempre nell’ottica della salvaguardia ambientale, strategico sarà anche il nuovo collettore fognario del lago di Garda, per il risanamento idrico e ambientale nel collegamento tra lago di Garda, Bacino del Po e Adriatico: per la realizzazione dell’opera funzionale alla sponda veneta del Lago è previsto un investimento pari a 116 milioni di euro (sui 220 milioni di euro complessivi dell’opera), da completare entro il 2025.

Viveracqua è una società consortile costituita da 12 società idriche con sede in Veneto, a totale capitale pubblico, che complessivamente erogano il servizio idrico integrato in 589 Comuni a 4,8 milioni di abitanti residenti e 60 milioni di presenze turistiche all’anno.

Tags: acquedotto, depurazione, fare rete, fognatura, investimenti
Categoria: QUI VIVERACQUA
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